Come leggeremo in un futuro non troppo lontano. Il futuro del libro in carta e la diffusione del libro digitale e le tendenze del mercato tra passato e futuro

Articolo a cura di Chiara Martinelli e Noemi Paiardi, classe 3A Liceo Artistico Olivieri

Internet, ormai, fa parte della quotidianità di milioni di persone nel mondo.

Anzi, ad essere precisi, di 3,773 miliardi di persone: la metà della popolazione mondiale, infatti, si connette regolarmente a internet.

Una fetta sempre crescente del traffico internet è generato da connessioni mobili, uno sviluppo pressoché inevitabile, visto che due terzi della popolazione ha un telefono cellulare, dove in molti casi singole persone possiedono anche più linee telefoniche.

È da notare anche che, benché computer fissi e pc siano ancora i mezzi più usati per connettersi, la loro popolarità è in diminuzione: rispetto all’anno scorso perdono punti a fronte dell’aumento nell’utilizzo degli smartphone e dei tablet.
Non è un caso, quindi,  che gli E-reader siano fatti in formato ridotto e a somiglianza di un tablet.

Quando si mette a comparazione un libro cartaceo ad un ebook, ovvero la sua versione digitale, la prima differenza che si può notare è la loro rispettiva portabilità e comodità. I libri pesano e occupano abbastanza spazio in una borsa, mentre gli ebook sono spessi pochi millimetri e occupano pochi megabyte; sembrerà una cosa banale ma l’80% delle persone che leggono le versioni digitali dei libri lo fanno precisamente per questioni di comodità, specialmente da quando è arrivato l’E-reader, un tipo di dispositivo nato apposta per la lettura. Questi risolvono anche il problema della retroilluminazione e delle onde corte che emettono, dette comunemente “luce blu”, presente nei tablet e negli smartphone, che rendeva faticosa agli occhi la lettura, arrivando a dare problemi di insonnia.

Rimane, però, il fatto che di una storia letta sullo schermo ci si ricorda meno dettagli, ed anche la comprensione è minore.

Con le versioni cartacee questo problema invece non si presenta, essendo che non riflettono né emanano alcuna luce dannosa, ma - al contrario - permettono una maggiore concentrazione e alleviano lo stress, infatti la lettura è consigliata proprio prima di andare a dormire per rilassare la mente e favorire il sonno.

Un'altra grande differenza sta nel mercato: oggigiorno si può  prendere un ebook al prezzo di un caffè, oltre a essere facilmente reperibili anche gratuitamente nel web, e praticamente in qualsiasi lingua. Inoltre c’è una gamma vastissima di scelta che ti dà la possibilità di leggerne più contemporaneamente, permettendo la lettura giusta al momento giusto. D’altra parte, il libro può arrivare a costare diversi euro e trovare le copie di specifiche edizioni si può, molte volte, rivelare un'impresa. C’è da dire, però, che l’esistenza di biblioteche dà la possibilità anche di noleggiarli gratis per un periodo di tempo, o si può prestarli a familiari o amici, permettendo, in questo modo,  di far girare la cultura, cosa che con un ebook non è possibile fare. Un altro aspetto del mercato da prendere in considerazione è quello dell’editoria: ormai i grandi editori si impegnano anche nel mondo online, per esempio Kobo, che è l’azienda produttrice degli E-reader, collabora con i pilastri della editoria italiana. Le case editrici sono state scosse dall’arrivo delle librerie online, che hanno conquistato, mano a mano, sempre più posizione grazie ad una politica dei prezzi molto aggressiva. Amazon con il lancio nel 2011 del Kindle Store, ha inoltrato un vero e proprio ecosistema digitale dove il lettore non può leggere quel libro al di fuori del dispositivo Kindle, proteggendoli con il DRM, ovvero i diritti di management che danno una licenza d’uso solo a una serie di dispositivi approvati. Questo ha portato quasi alla morte del mercato cartaceo, anche se ora si cerca di promuoverlo di più limitando dal 2013  gli accessi agli ebook in alcuni mercati. Quelli che più hanno subito questo impatto sono state quindi le librerie indipendenti obbligate in alcuni casi a cessare le loro attività.

Il digitale, tuttavia, non può sostituire le esperienze come le presentazioni dei libri da parte degli autori, i festival letterari, i punti ristoro alla Feltrinelli o anche gli aperitivi organizzati nelle piccole librerie di paese. 

La differenza sostanziale, però, consiste nell’impatto ambientale, poiché un libro cartaceo produce circa 3 kg di gas serra durante il suo processo produttivo, mentre un e-book rilascia nell’aria circa 40 kg di CO2, con un impatto ambientale decisamente più alto. Per produrre un e-book è richiesta l’estrazione di minerali come il coltan (altamente inquinante) e uno spreco di oltre 80 litri d’acqua, mentre per produrre un libro invece è necessario utilizzare come fonte di energia primaria il legno, che è rinnovabile ma non a ciclo continuo. Infatti uno dei grandi problemi del libro cartaceo è la necessità di deforestare, per ricavare dagli aceri la cellulosa necessaria.

Quando questo processo di estrazione non è controllato causa, però, deforestazioni massicce, come nel caso delle foreste indonesiane, dove sono state perse circa il 10% delle sue foreste primarie. La deforestazione rappresenta uno dei principali problemi del pianeta, causando gravi danni che sono già visibili nel quotidiano. L'intensificazione dell’effetto serra causato dall’aumento di CO2 provoca, per esempio, un riscaldamento globale che tutti possono già percepire. Inoltre danneggia anche la sopravvivenza di numerosi esseri viventi, animali e vegetali, che rischiano l’estinzione.

Il rimedio che più contrasta questo problema è il riciclaggio. Il libro cartaceo si può riciclare in tantissimi modi, vendendoli ai mercatini dell’usato, o utilizzandoli come combustibili e invece per gli ebook la cosa è più complessa, perché il sistema più immediato sarebbe quello di far riparare il dispositivo elettronico qualora sia possibile, invece che scartarlo immediatamente.  Questo andrebbe a dare un impatto minore nell’ambiente ma rimarrebbe che un oggetto non può essere riparato all’infinito, prima o poi è destinato a diventare obsoleto e sarà da cambiare, inoltre alcuni pezzi elettronici non sono riciclabili in nessun modo. Da considerare, a favore degli ebook, l’abbattimento dei costi di trasporto e delle emissioni che ne derivano o il processo della produzione della carta che include quello di inchiostri coloranti.  
La questione è, dunque, complessa, ma il futuro è dietro l’angolo, anzi, è già arrivato e quindi bisogna intervenire per governare questo processo di cambiamento.